lunedì 4 maggio 2020

Dagli amanuensi a Gutemberg STEP#12


Dagli amanuensi ...



Gli amanuensi, dal latino servus a manu, sono coloro i quali erano nell'antichità deputati ad un lungo e rigoroso lavoro di copiatura dei testi. Affidata per lo più ai monaci quest'opera di trascrizione è quella cui l'uomo deve la conservazione nel tempo di opere straordinarie, primi fra tutti i testi sacri. Questa prassi a seguito delle invasioni barbariche assunse, specie presso le abbazie dei Benedettini, l'aspetto organizzato e professionale di una vera e propria attività; in tal senso l'acquisita professionalità di coloro che svolgevano queste mansioni fu particolarmente importante per garantire nell'opera di trascrizione la fedele attinenza al testo, scongiurando l'inserimento di interpretazioni personali durante la stesura.

I libri ricopiati servivano ai monaci per la lettura e l'insegnamento. Era nei monasteri infatti che la cultura veniva custodita e tramandata ed alcuni di questi monasteri avevano biblioteche in cui erano custoditi i preziosi libri salvati dalla distruzione dei barbari.
I monaci che si dedicavano a questa attività studiavano le arti liberali (grammatica, dialettica, retorica, aritmetica, geometria, musica, astronomia) e spesso, nel lavoro di esegesi e nelle traduzioni, assumevano l'arbitrio di apporre modifiche agli scritti allo scopo di dare un senso cristiano alla quasi totalità dei concetti.
Grazie all'opera degli Amanuensi, sono arrivati sino a noi tanti capolavori che altrimenti sarebbero andati perduti ed è per questo che i monasteri furono dei veri e propri centri di trasmissione culturale oltre che di fede e spiritualità

... Alla stampa di Gutemberg


Nel XV secolo,grazie a Johann Gutemberg, si origina una delle più grandi rivoluzioni, una rivoluzione che la storia umana registra nel decisivo settore della comunicazione: l’invenzione dei caratteri mobili e del torchio che hanno trasformato il modo di trasmettere il pensiero e aperto la strada ad un grande sviluppo culturale.
Il fine della stampa è quello di comunicare e trasmettere, non a caso nacque nel periodo dell’Umanesimo. L’aver stampato diverse Bibbie in molte lingue, ha permesso un processo di democratizzazione della parola di Dio e della cultura. Il concetto di testo come sistema coerente di idee (trattato) o di fatti (romanzo) esposte in modo lineare e in sequenza divenne definitivamente la base della conoscenza. Anzi, grazie all’aiuto di una tecnica che fissava definitivamente il testo e ne moltiplicava gli esemplari identici, si rafforzò il concetto di opera autentica ed originale, e quella di autore unico responsabile dei suoi contenuti.
Come un virus benefico la tecnologia oltrepassò la ristretta cerchia degli specialisti, per raggiungere un pubblico sempre più numeroso e posto in fasce sociali nuove come la borghesia.

Nacque così il concetto di “opinione pubblica”, insieme delle idee di un pubblico padrone di informazioni sufficienti per formulare giudizi sui fatti politici e culturali. Si era dato il via alla prima forma di comunicazione di massa.



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