lunedì 27 aprile 2020

Metodi e mezzi di trasmissione del COVID-19 (STEP#11)

Metodi e mezzi di trasmissione del COVID-19

Su come avvenga effettivamente la trasmissione e il conseguente contagio da parte di COVID-19 bisogna ancora fare chiarezza essendo un virus pressochè sconosciuto alla comunità scientifica mondiale fino a circa sei mesi fa. Nonostante ciò ipotesi su come il virus si trasmetta sono già state ampliamente avanzate dagli scienziati e un oppinione condivisa comincia a delinearsi.

Speciale Corona Virus - Covid-19 Informazioni e Origini - RADIO MAMBOIl nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta. La via primaria sono le goccioline del respiro (droplets) delle persone infette ad esempio tramite:

- la saliva, tossendo e starnutendo

- contatti diretti personali

- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Sono in corso studi per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. È ritenuto possibile che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.
Attualmente sono in corso studi sulla capacità dei virus di attaccarsi alle polveri sottili presenti nell’aria e di essere così trasportati dal vento per ampie distanze o restare in sospensione nell’aria ma ad oggi NON ci sono evidenze scientifiche della permanenza del nuovo coronavirus nell’aria al di là delle distanze di sicurezza menzionate sopra in condizioni normali, ovvero in assenza di sistemi che producono aerosol che invece possono trovarsi in ambiente ospedaliero nell’assistenza a pazienti COVID-19.
Il ceppo endemico di coronavirus umano HCoV-229E può rimanere attivo a temperatura ambiente su diverse superfici inanimate come metallo, vetro o plastica tra 2 ore e 9 giorni. Questa informazione è stata ripetutamente riportata dai media, fino a assumere, nella percezione comune, il significato semplicistico che “il virus che causa l’epidemia in corso persiste nell’ambiente per 9 giorni”. (per approfondimenti:http://www.infezioniobiettivozero.info/9-infection-control/88-persistenza-coronavirus-sars-cov-2-su-superfici-aggiornamento)

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