venerdì 29 maggio 2020

Zibaldone STEP#20

(21. Sett. 1821)."Ho detto altrove che quasi ciascun individuo ha una lingua propria. Aggiungo che queste lingue individuali non solo si distinguono in certe parole o frasi abituali affatto proprie di questo o quel parlatore, ma anche nell’uso abituale di certe voci o frasi fra le molte o vere o false sinonime che ha una lingua (massime se ricca, come l’italiana) per esprimere una stessa cosa. La quale ogni volta che capita, eccoti il tal parlatore con quella tal parola o frase, e quell’altro con quell’altra diversissima, ciascuno secondo il suo costume. Così che il vocabolario di ciascun parlatore, è distinto dagli altri, come ho detto di quello degli scrittori greci e italiani individuali. Questi vocabolari composti sì di queste voci o frasi scelte invariabilmente fra le sinonime, sì di quelle che ho detto essere assolutamente proprie di questo o quell’individuo, si perpetuano nelle famiglie, perchè il figlio impara a parlare dal padre e dalla madre, e come ne imita i costumi e le maniere, molto più la lingua. Il qual effetto massimamente ha luogo nelle famiglie degli artigiani, de’ poveri, ec. e molto più in quelle di campagna, come più separate dalla società non domestica. Ha luogo pur grandemente nelle famiglie delle classi elevate, che si tengono in un piede assai casalino, o dove i figli si educano in casa, dove poco si studia e si legge, e quindi poco s’ingrandisce la lingua abituale (la quale anche è poco soggetta all’influenza dello studio), dove poco si tratta ec. E se bene osserverete troverete sempre in queste tali famiglie un vocabolarietto proprio, composto ne’ modi che ho detto. E potrete anche osservare in molte di queste, parecchie parole antichissime, e uscite dell’uso corrente, ma conservate e trasmesse di generazione in generazione in dette famiglie. Cosa che a me è successo più volte di osservare, e quelle parole o frasi non le ho mai sentite fuori o di quella tal famiglia, o di quella tal parentela. Negli altri generi di famiglie il detto effetto sarà minore, ma pur sempre avrà luogo proporzionatamente. Così le lingue si van dividendo appoco appoco nel seno di una stessa società, di uno stesso paese; il costume del padre si comunica al figlio, e si perpetua; il figlio pure inventa qualche parola ec. ec. e parimente la partecipa; le figlie le portano nelle famiglie in cui entrano; e la lingua umana si va tuttogiorno diversificando e cangiando faccia; e ciascuna famiglia viene a differire alquanto dalle altre nella significazione de’ suoi pensieri. (o parlata o anche scritta)."

In questo frammento dello Zibaldone Giacomo Leopardi tratta di come la lingua si evolva con il passare delle generazioni grazie al tramandarsi di modi di dire da padre a figlio.
Il trasmettere un determinato vocabolario ai propri figli fa si che la lingua si ramifichi con differenze più o meno marcate dovute a espressioni della data famiglia, del dato ramo.












Nessun commento:

Posta un commento

riassunto STEP#24

                                      RIASSUNTO                               Il termine attorno al quale si sviluppa l'intero b...